Omelette: classica o farcita? Vediamo come prepararla! 

Un piatto dalle origini antiche, le omelette trovano le radici in diverse parti del mondo


Un piatto dalle origini antiche che trova le sue radici in diverse parti del mondo e divenuto senza dubbio un’icona culinaria francese.

 

Conosciamo la sua storia e vediamo come prepararla!


C'è chi dice che l'omelette risalga ai tempi dei romani, noti per preparare piatti a base di uova, spesso aggiungendo vari condimenti come formaggio ed erbe aromatiche.
Per altri la sua origine è da ricercare in Spagna durante il XVIII secolo, quando il re, girando affamato per il suo regno, decise di entrare in una capanna, chiedendo al contadino che vi abitava di preparargli qualcosa.
Quest'ultimo preparò quello che aveva a portata di mano: uova sbattute e saltate nel burro e il re, assaggiando il piatto, ne rimase sorpreso esclamando così “quel homme leste!”, ossia "che uomo lesto".
Da quel giorno, le uova sbattute e saltate nel burro, vennero chiamate omelette in onore, appunto, dell’homme leste.
Per altri ancora si ritiene che l'omelette risalga all'antica Persia in quanto molto simile al piatto iraniano "kuku".

 

Tuttavia, sembra che l'omelette che conosciamo oggi, sia legata alla cucina francese del XVII secolo, durante il regno di Luigi XIV

 

Il celebre chef Francois Louis Francoise, cuoco personale del re, ha contribuito a rendere questo piatto una pietanza popolare della Francia, amata da tutti.
Sembra, infatti, che l'omelette più antica al mondo si mangi proprio in Francia, nella bassa Normandia.
Filante e cremosa, si cucina qui dal 1888!

 

Vediamo assieme qualche consiglio per prepararla al meglio!

 

Per dare vita ad un'omelette degna del suo nome occorrono pochi indispensabili accorgimenti: due, massimo tre uova sbattute e una padella di ferro (l'ideale è quella di tipo lionese con manico lungo) o antiaderente.
Inoltre, deve essere molto sottile e non deve essere mai girata!

 

Il protagonista di questa ricetta è senza dubbio l'uovo che deve rimanere morbido e umido per dare vita ad un risultato perfetto e impeccabile.
A questo proposito un consiglio è quello di montare gli albumi con decisione per garantirne un risultato molto soffice, dal cuore cremoso e morbido e un esterno dorato.

 

L'omelette classica: l'uovo deve rapprendersi ma rimanere comunque "baveuse” e, solo a questo punto, si può piegare l’omelette a metà e servirla aggiungendo, se di gradimento, un po' di burro fuso per lucidarla in superficie.
È essenziale stare attenti alla cottura: per prima cosa la padella dev’essere ben unta perché le uova devono potersi muovere liberamente e scivolare sul fondo.
Inoltre, deve essere ben calda al momento di versarvi le uova, senza essere rovente.
Si può anche far sciogliere una noce di burro e, appena appariranno le prime bollicine, sarà il momento giusto per versarvi le uova.

 

Omelette farcita: se vogliamo trasformarla in un piatto unico possiamo inserire al suo interno un ripieno.
Il momento giusto per farcirla è quando l'omelette avrà un fondo compatto e uniforme, ma sarà ancora liquida in superficie.
Occhio, non tutti i condimenti sono adatti, alcuni risultano troppo acquosi, altri non fanno in tempo a cuocersi o scaldarsi, prediligiamo quindi formaggi, salumi come il prosciutto, bacon o pancetta rosolati, del salmone affumicato, funghi trifolati o spinaci già cotti.

 

Vediamo qualche abbinamento super sfizioso!

 

Omelette bacon e scamorza: adorata dagli amanti della colazione inglese, è davvero gustosa e può essere decorata con qualche foglia di basilico e un po’ di erba cipollina tagliata finemente.
Omelette zucchine, funghi e pachino: in questo caso le verdure possono essere sostituite con quelle che più vi piacciono.
Ricordatevi di cuocerle e scaldarle assieme ai funghi prima di usarle come condimento.
Omelette alla spagnola: una versione un po' diversa da quella classica.
Fate sciogliere in una padella antiaderente una noce di burro e, quando sarà ben caldo, unite i peperoni e lasciateli rosolare per 5 minuti.
Aggiungete i pomodori, il peperoncino, il sale e il pepe e fate cuocere il tutto a fuoco basso per 20 minuti circa mescolando ogni tanto.
Sbattete leggermente le uova in una terrina, togliete il peperoncino dalla padella, versateci il composto d'uova, mescolate e lasciate che la vostra omelette alla spagnola si rapprenda al centro.
Ovviamente l'omelette può essere anche trasformata in un piatto dolce che i più golosi apprezzeranno certamente!
Basta aggiungere dello zucchero all'impasto e condire a piacere: marmellata e frutta, mela e cioccolato o crema di nocciole.

 

Insomma...qualsiasi sia la scelta possiamo stare sicuri di preparare un piatto sano, proteico e sfizioso che saprà saziarci al meglio regalandoci anche piacevolissimi momenti da trascorrere a tavola da soli o in compagnia.

 

Scopri altre interessanti curiosità sul cibo, vai alla rubrica "Italia in tavola".

 

Le informazioni contenute in questo articolo hanno il solo scopo informativo.

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