Asparagi. Un toccasana e ricchi di proprietà benefiche 

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29.02.202429.02.2024

Scopriamogli asparagi, le qualità, le tipologie e i consigli utili per cucinarli e conservarli al meglio.


Sta arrivando la primavera e la voglia di primizie che ci possano catapultare verso la bella stagione la fa da padrone in tutti noi.
Al supermercato o al mercato ricerchiamo le primizie e così come non puntare l'attenzione sugli asparagi.

 

Il suo nome scientifico ci svela già tante cose su di lui: Asparagus Officinalis, che ricorda le sue proprietà terapeutiche.

 

Imparentato con aglio, cipolla e porro, l'asparago è utilizzato in cucina da oltre 2000 anni.
Si pensi che le sue prime coltivazioni risalgono all'Antico Egitto e all'Asia, espandendosi poi ben presto nel nostro territorio.
Si narra, infatti, che agli imperatori romani piacesse molto questo ortaggio, tanto da far costruire delle navi apposite, denominate proprio "asparagus", che facevano lunghi viaggi per andarli a scovare.

 

A marzo inizia la stagione degli asparagi, germogli di una pianta erbacea, più correttamente detti turioni, che vanno raccolti ancora teneri appena spuntano dal terreno.
Se si ritarda la raccolta diventano legnosi: anche per questo la loro stagione è breve, a maggio-giugno è già finita!

 

Oggi sul mercato possiamo trovare tante tipologie di asparago

 

Asparagi verdi: sono i più conosciuti e presentano un sapore erbaceo e marcato dato dalla clorofilla.
Asparagi bianchi: i più diffusi nel nord Italia, coltivati sottoterra, hanno una consistenza delicata e carnosa data dall'assenza di clorofilla.
Asparagi Violetti e rosati: sono una varietà degli asparagi bianchi che però fuoriesce parzialmente dal suolo colorandosi naturalmente di viola. Il loro sapore è più amarognolo ma anche fruttato: tra questi ricordiamo i celebri asparagi violetti di Albenga.
Asparagi selvatici: tipici dell'area mediterranea, sono piccoli, sottili e saporiti.

 

Queste tipologie non comportano sostanziali differenze per quanto riguarda le proprietà nutrizionali ma solo sul sapore e l’aspetto.
A questo proposito vale la pena ricordare che, essendo gli asparagi costituiti per la maggior parte da acqua, hanno poche calorie.
Tale caratteristica li rende adatti anche ad un regime alimentare ipocalorico!

 

Inoltre, sono un toccasana per il nostro organismo essendo ricchi di fibre e antiossidanti: le prime sono molto importanti per migliorare la regolarità intestinale, smaltire le tossine e ridurre i livelli di colesterolo e glucosio nel sangue.
Avendo anche un indice glicemico molto basso, sono indicati nell'alimentazione di soggetti diabetici.

 

Ma non è finita qui: le sue proprietà nutrizionali sono molteplici!
Sono, infatti, ricchi di Vitamina C, dall'azione antiossidante e stimolatrice del sistema immunitario proteggendolo da raffreddore e influenza.
Contengono folati, sali minerali quali il potassio e sostanze come l'Asparagina, dall'effetto diuretico e la Rutina, la quale protegge i capillari.
Insomma, chi ne ha più ne metta!
La sinergia delle sostanze presenti conferisce agli asparagi proprietà utili a sostenere la salute su diversi fronti.
Consigliati anche in gravidanza per il loro apporto di acido folico e per migliorare l'umore!

 

Ma come utilizzare al meglio queste prelibatezze?
In primis un consiglio utile è quello di fare attenzione alla freschezza dell'asparago al momento dell'acquisto: devono essere duri ma non legnosi e le cime devono essere ben chiuse.

 

Passiamo ai modi migliori per consumarli: per preservare le caratteristiche nutrizionali si consiglia di mangiarli crudi, semplicemente tagliandoli a fettine, con olio, sale e limone.
Se però il sapore dell'asparago crudo non piace (essendo molto forte) possiamo cuocerli a vapore per pochi minuti o bollirli.

 

Da qui si possono mangiare semplici in insalata, al burro spadellati con poco parmigiano, conditi con olio e pepe, in tante torte salate ripiene e ovviamente nel risotto che è sempre una vera bontà!
Da ricordare poi che con gli scarti dell'asparago si può preparare un decotto delicato ed estremamente drenante e depurativo da bere rigorosamente freddo.

 

Ritornando alla conservazione degli asparagi...
Riponiamoli in frigorifero per 4-5 giorni, non oltre, in una busta di carta o avvolti in un panno umido (da cambiare almeno una volta).
C'è anche chi li pulisce e li conserva in un contenitore di vetro immersi in acqua pulita.
In alternativa, possono essere conservati anche fuori dal frigo in un luogo fresco, per un massimo di 2 giorni, inserendo la base del gambo in acqua fredda da rinnovare ogni giorno.
In più puoi sempre congelarli sia crudi che cotti, in questo caso dovrai solo sbollentarli un pò!

 

Scopri altre interessanti curiosità sul cibo, vai alla rubrica "E' tempo di".

 

Le informazioni contenute in questo articolo hanno il solo scopo informativo.

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