Verza: scopriamo come cucinarla in modo goloso 

 La verza è una verdura tipicamente invernale. Amica della salute si presta ad accompagnare tanti cibi.


Povera di grassi e ottimo antiossidante non solo è amica della nostra salute ma va benissimo in regimi di dieta.

 

La verza o cavolo verza o ancora, verzotto o cavolo sabaudo, è una Brassica simile al cavolo cappuccio.


Le sue foglie sono estremamente riconoscibili: di un verde acceso e intenso, grinzose, increspate e con nervature ben visibili si notano tra mille verdure.

 

Il cavolo verza era conosciuto per i suoi benefici già in un passato davvero molto lontano, ai tempi dell’antica Grecia.

 

A quest'epoca risale la nascita di un mito che vede protagonista il cavolo verza.
Ai tempi infatti, si riteneva che il cavolo verza selvatico fosse nato dalle gocce di sudore di Zeus, capo dell’Olimpo.

 

In Italia, le sue origini antichissime e la sua totale resistenza al freddo hanno fatto si che nel corso del tempo, svolgesse un ruolo fondamentale nella dieta delle popolazioni di tutte le regioni centro-settentrionali.

 

Tornando ai giorni nostri, dobbiamo sapere che questo tipo di cavolo, viene coltivato ormai un po' in tutte le regioni, ad esclusioni delle più meridionali perché soffre molto la siccità.

 

Ricco di proprietà benefiche per la salute

Il cavolo verza, un po' come tutti i tipi di cavolo, oltre a fare molto bene alla nostra salute è poco calorico e perfetto in regimi ipocalorici: 100 g di prodotto apporta circa 25 Calorie.
E' ricco di acqua, fibre, potassio e vitamina K e B e antiossidanti.

 

Non mancano le vitamine A, C ed E importanti per la salute della vista e della pelle. Infine, contiene calcio, fluoro e magnesio e apporta una buona dose di ferro.
E' considerato utile addirittura per la salute cardiovascolare.

 

Alcune attenzioni quando si acquista

Quando dobbiamo comprarlo, come per qualsiasi altro ortaggio a foglia, è fondamentale prestare attenzione al colore e alla consistenza delle foglie stesse: scegliere sempre cespi di un bel verde intenso e con foglie croccanti, evitando di comprare cavoli verza già visibilmente appassiti o ingialliti.

 

Una volta comprata la verza è piuttosto facile da conservare.

 

Non temendo il freddo, è possibile conservarla in frigorifero o persino in una cantina non troppo umida o, ancora, sul balcone, ben protetta e al riparo dalle intemperie.

 

Le foglie intere, sistemate in un sacchetto di plastica si conservano tranquillamente 8-10 giorni.

 

verza gros

 

Come si usa in cucina

Per quanto riguarda l'utilizzo del cavolo verza in cucina, tante sono le ricette che lo vedono protagonista.
Tra l'altro, se vogliamo fare un salto nel passato, dobbiamo sapere che i romani, consumavano le foglie di verza crude prima dei grandi banchetti, per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcool e usavano le foglie pestate per medicare ulcerazioni e ferite.
Non solo, a Roma si attribuiva al cavolo il potere di scacciare la malinconia e la tristezza.

 

Tornando ai giorni nostri, come si diceva, le ricette che si possono preparare sono tante e tutte particolarmente sfiziose.

 

Incominciamo ricordando quelle più tipiche:
particolarmente apprezzati sono il ris e verza cun custëini, ovvero, risotto alla verza e costine di maiale, piatto tipico del Piacentino.


La zuppa 'd pan e còj, ovvero la zuppa di pane e cavoli verza, tipica del Canavese.

 

Nei secondi della tradizione, la verza la troviamo spesso in abbinamento a carne di maiale, in alcuni piatti caratteristici come i capunet piemontesi, i dolmades greci, il sarma della Romania, i kohlrouladen dell'area germanica, i verzolini della cucina piacentina, le verze sofegae venete, il bottaggio milanese e la nota cassoeula.

 

Nella cucina valtellinese è utilizzata per la preparazione dei famosi pizzoccheri. Infine anche la cucina olandese fa uso di una specie di verza nel suo piatto più noto, la boerenkool met worst.

 

Il cuore della verza oltre che cotto in mille modi diversi, è ottimo crudo in insalata (va tagliato molto finemente) o intinto nella tipica bagna caöda piemontese.

 

Da qui basta dare spazio alla creatività: si può tagliare a fette spesse circa un centimetro e cuocere in forno con gorgonzola, noci e miele.

 

Si possono inventare involtini di qualsiasi tipo, vegetariani, di pesce e di carne e, allo stesso modo, tante torte salate, anche monoporzioni.
Si possono preparare ripieni per dei ravioli con o senza l'aggiunta di carne.
Si può inserire in tanti sughi per la pasta e si possono preparare magiche insalate invernali, con mille ingredienti di stagione a partire dal melograno, noci, semi di zucca, zucca e chi più ne ha ne metta.

 

E' ottimo in umido con la salsiccia, o crudo, alla maniera piemontese, tagliato sottile e condito con un trito fine di aglio e acciughe.

 

Ottimo il risotto alla verza con tanto formaggio o qualsiasi tipo di zuppa, da quella con i crostini e salsiccia a tutte quelle che possano prevedere anche fagioli e cereali un po' di tutti i tipi.

 

Tu, come la cucini?

 

Scopri altre curiosità nella nostra rubrica "Prodotto del mese".

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