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Stinco di maiale: un piatto tipico e dal gusto intenso 

stinco di maiale

Cotto al forno con le patate è uno dei modi più tradizionali per preparare lo stinco di maiale. Scopriamone altri!


In questo periodo dell'anno di frequente, sulle nostre tavole, siamo soliti portare lo stinco di maiale. Uno di quei piatti tipici della tradizione culinaria italiana che solitamente viene cucinato al forno con le patate novelle o non.

 

Ottimo sicuramente, i cui tempi di cottura variano molto in base a che tipo di stinco utilizziamo, se crudo, appena preso dal macellaio (allora si parla di almeno 3 ore di cottura) o se partiamo da uno stinco confezionato, che richiederà non più di trenta minuti per essere pronto all'assaggio.

Fino qui tutto nella norma.

 

Ma se ci siamo stufati della solita ricetta, dove potremmo andare a parare?

 

Esistono delle ricette valide per questo grande piatto della tradizione per poterlo rivisitare in chiavi differenti?
Il principio del tempo di cottura dello stinco di maiale è sempre il medesimo: molto più lungo se partiamo da uno stinco (arto posteriore del maiale) fresco, comprato dal macellaio di fiducia oppure circa 30 minuti per uno confezionato.

 

Da qui le varianti sono molte...basterà giocare con i tempi di preparazione.

 

Sappiate intanto che lo stinco non si prepara solamente al forno ma anche arrosto, in casseruola, magari con del buon vino rosso, ma anche stufato e persino bollito.


Una variante molto conosciuta che non fa però parte della tradizione italiana è lo stinco alla birra, solitamente cotto al forno, ma le varianti sul tema possono essere con le verdure, con lo speck, con le noci, il Marsala e tanto altro ancora.
Vediamo queste ricette più nel dettaglio.

 

Questo mese, abbiamo preparato per voi la ricetta dello stinco di maiale Consilia alla crema di birra. Scopri come cucinarlo!

 

stinco di maiale consilia


Per esempio potreste far bollire il vostro stinco di maiale insieme a delle verdure di stagione e poi presentarlo con un contorno bello colorato di cavolo verza viola e mele in umido...sicuramente un abbinamento molto azzeccato.
In questo caso, per terminare in bellezza il piatto, potreste giocare con molte salse di accompagnamento proprio come si fa per il bollito.
Se vi attira questo tipo di cottura semplice, potreste prima di tutto lasciare a marinare per una notte intera il vostro stinco, con tante verdure, cipolla, carota, sedano ma anche con tante erbe aromatiche, rosmarino, salvia, timo e alloro, tutto con del buon vino rosso o bianco.
E poi via, per la fase della cottura in acqua: anche in questo caso si potrà poi servire la carne con le verdure che preferite.

 

Molto interessante e golosa è la cottura in umido dello stinco di maiale perché si può davvero declinare in tanti modi differenti.
Tipo?

 

Per esempio in umido con funghi, magari porcini.

 

Trattate il vostro stinco come un normale pezzo di arrosto da cuocere in pentola con i funghi, quindi scegliete se fare un fondo con cipolla, salsa di pomodoro, carote ed erbe aromatiche o se volete qualcosa di più semplice con solo erbe e cipolla.
Il risultato sarà comunque superlativo e lo sarà ancora di più se seguirete una cottura molto lenta e prolungata.
Lo stinco si scioglierà in bocca e i funghi saranno quasi una succulenta crema di accompagnamento.

 

Una variante interessante per la cottura in padella è quella dello stinco di maiale con patate e zafferano.
Sempre una base di soffritto e poi una cottura lenta con lo zafferano che dovrà essere unito da subito alla ricetta.
Benissimo sfumare con del vino bianco.
Le patate vanno aggiunte a 3/4 della cottura in modo che non si disfino troppo.

 

E se facessimo lo stinco di maiale con i fagioli?
Praticamente si segue la ricetta del maiale in salsa rossa con i fagioli e si ottiene uno stinco in umido davvero da urlo, per una proposta più rustica e casareccia.

 

Se non vi piace nessuna di queste varianti perché amanti delle cose molto semplici allora sappiate che potrete trattare il vostro stinco di maiale al pari di un pezzo di arrosto comune e procedere con una cottura aromatizzata solamente da poco alloro, qualche bacca di ginepro e poco pepe, si può sfumare con del vino per un sapore più intenso e si potrà servire il piatto finito con del puré tradizionale.

 

Optiamo per qualcosa di più strutturato?

 

Per esempio uno stinco con gremolada e polenta per accompagnare.

 

Ecco come prepararlo.

  • Per prima cosa infarinare leggermente lo stinco per rosolarlo in una casseruola con il burro, mezzo bicchiere di vino che dovrà evaporare a fuoco vivace.
  • Aggiungere le verdure pulite e tritate che dovranno insaporirsi per alcuni minuti e poi unire 3 dl di brodo caldo, sale e pepe.
  • A questo punto prima si deve portare ad ebollizione il liquido e poi si deve trasferire tutto in forno per una cottura che durerà circa un'ora e 15 minuti, forno a 200°.
  • Nel frattempo si trita la scorza del limone con il prezzemolo, l'aglio e i filetti di acciuga e si unisce il trito allo stinco quando mancheranno solo più 10 minuti a fine cottura.

Ovviamente questo stinco va servito con della polenta ben calda, magari anche fritta in padella.

 

Altra variante interessante è quella dello stinco di maiale al latte: solita base e poi cottura a base di tanto latte per ottenere una crema squisita per un vero effetto WOW.
Da ultimo ricordate che esiste la variante con la birra: qui la cottura potrà essere sia in pentola che al forno, in entrambi i casi il risultato sarà ottimo.

 

Scoprite tante altre curiosità sul cibo nella nostra rubrica "Prodotto del mese", dedicata ai piatti e agli ingredienti di stagione.

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