Il forno si adatta a quasi tutti i tipo di pietanze, ma per una cottura ottimale servono delle accortezze!
La cottura in forno è un’ottima alternativa a quella in padella, in quanto consente di preparare più piatti contemporaneamente.
Inoltre, permette di risparmiare tempo senza sporcare mille pentole, potendosi dedicare al resto delle faccende mentre il forno fa il suo lavoro!
Vi sono però dei trucchetti utili che si possono seguire per dare un tocco in più a quello che portiamo in tavola
Ogni alimento, infatti, ha proprie caratteristiche e qualità e, per esaltarne i gusti e sapori, è fondamentale conoscere il metodo di cottura in forno specifico.
Il forno statico riprende la modalità più antica di cottura, quella che si utilizzava prima dell’avvento dell’elettricità.
È costituito da una camera di calore che si riscalda mediante dei fuochi che sono posizionati generalmente sopra e sotto i cibi da cuocere.
Ovviamente oggi, con l'evoluzione tecnologica, vengono utilizzate delle resistenze che si surriscaldano per garantire una cottura omogenea, detta cottura per irraggiamento.
Se portato ad una temperatura adatta, questa modalità, consente di cuocere gradualmente, partendo dall'esterno, arrivando poi fino al cuore dell'alimento.
È perfetta per i lievitati, in quanto mantiene un buon livello di umidità.
Il forno ventilato, invece, grazie alla presenza della ventola, che diffonde il calore emanato dalle resistenze, diminuisce notevolmente i tempi di cottura.
Per questo motivo si presta bene a cotture veloci, in quanto il calore scalda il cibo attraverso l'aria o il vapore, donando quella tipica crosticina golosa!
È l’ideale per le verdure e gli ortaggi, per la pasta, quando si vuole ottenere una crosta croccante, come la pasta al forno o le lasagne, pesce al cartoccio, arrosti e dolci.
Il forno, oltretutto, permette di preparare piatti più leggeri rispetto alla cottura in padella, gustando comunque qualcosa di molto sfizioso e mantenendo alto il valore delle sostanze nutritive.
Ecco qui dei piccoli, ma fondamentali accorgimenti per una cottura in forno perfetta
Innanzitutto, preriscaldare il forno: potrebbe sembrare scontato, ma è fondamentale per far sì che gli alimenti non subiscano uno "shock termico negativo" che potrebbe influenzare, appunto, negativamente sulla buona riuscita della ricetta.
Il trucchetto dello stuzzicadenti: per sapere se la preparazione è cotta a puntino, basta semplicemente inserire uno stecchino in legno al centro, facendolo arrivare al fondo della teglia, una volta estratto, se è pulito, il piatto è pronto!
Cosa fare se non si hanno le due modalità di forno statico e ventilato?
La differenza di calore generato tra i due tipo di cottura e di circa 20°.
Infatti, la modalità ventilata crea un ambiente più caldo, quindi, se si vuole ottenere un effetto simile occorre aggiungere 20° al forno statico, o sottrarli per avere un effetto contrario!
Ovviamente la resa non sarà propriamente uguale, ma si otterranno comunque dei buoni risultati!
Un modo, invece, differente per rendere statico un forno ventilato, per la preparazione, ad esempio, di un lievitato, è quello di disporre sul fondo del forno un contenitore adatto alle alte temperature, con all'interno dell’acqua.
Così facendo, la formazione del vapore rallenterà la cottura rendendola più dolce rispetto a quella ventilata.
In alternativa, se non si ha un contenitore adatto, basta semplicemente spennellare la superficie delle pietanze con dell’uovo sbattuto o del latte.
Sapevate che si può cuocere anche a fuoco spento?
Ebbene sì, ed è un modo molto intelligente per sfruttare il calore che rimane accumulato all’interno del forno una volta spento, risparmiando anche un po' sull'energia.
Ovviamente non è possibile fare un'intera cottura in questo modo, ma basterà usarlo per preriscaldare e poi spegnerlo prima del tempo indicato dalla ricetta, tenendo chiuso lo sportello.
In questo modo si ridurranno i tempi di cottura e si otterrà un risultato uniforme, avendo poi cura di prolungare leggermente le tempistiche indicate.
Fondamentale è, però, organizzare le proprie preparazioni, sfruttando subito il caldo del forno appena usato per infornare un’altra pietanza.
Cottura a bagnomaria in forno!
Simile alla vasocottura, è tra i vari metodi, il più lento, perfetto per preparare budini, panna cotta, creme oppure marmellate e confetture.
La cottura in forno a bagnomaria è adatta però anche a piatti salati, come sformati o preparazioni che richiedono un controllo costante della temperatura.
In questo caso, però, per ottenere una cottura uniforme e corretta, è fondamentale usare contenitori in acciaio e riporli in forno, avendo cura di non chiudere e riaprire lo sportello, in modo che la temperatura rimanga costante!
Altre curiosità sul cibo e tanto altro, vi aspettano nella rubrica "Per la casa".
Le informazioni contenute in questo articolo hanno il solo scopo informativo.