Il 16 ottobre 2025 si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, un momento dedicato alla riflessione sul valore del cibo, sull’accesso equo alle risorse e sull’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile.
Un’occasione per ricordare che ogni nostra scelta, anche quella più quotidiana – come fare la spesa o cucinare – può contribuire a costruire un futuro più giusto per tutti.
Perché si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione
Istituita nel 1979 dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), la Giornata Mondiale dell’Alimentazione si celebra ogni anno il 16 ottobre, data che ricorda la fondazione dell’organizzazione nel 1945.
L’obiettivo è chiaro: garantire a tutte le persone nel mondo il diritto a un’alimentazione sana, sufficiente e sostenibile.
Oggi più di 150 Paesi partecipano alla ricorrenza, promuovendo iniziative, eventi e campagne di sensibilizzazione contro la fame, lo spreco alimentare e la cattiva nutrizione.
Il tema 2025: “Hand in Hand for Better Foods and a Better Future”
Il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2025 è “Mano nella mano per cibi migliori e un futuro migliore”.
Un messaggio semplice ma potente: solo collaborando possiamo trasformare il sistema alimentare globale in qualcosa di più equo, salutare e sostenibile.
Oggi convivono due estremi: la fame e lo spreco.
Da un lato, milioni di persone non hanno accesso regolare al cibo; dall’altro, tonnellate di alimenti perfettamente commestibili finiscono ogni giorno nei rifiuti.
In Italia, secondo la FAO, ogni famiglia spreca in media 30 kg di alimenti all’anno, per un valore di oltre 7 miliardi di euro.
Il tema 2025 invita quindi a un’azione collettiva: unire le forze di istituzioni, imprese e cittadini per ridurre gli sprechi, migliorare la qualità del cibo e promuovere un’alimentazione più responsabile.
Perché la Giornata dell’Alimentazione ci riguarda da vicino
1. La fame e le disuguaglianze alimentari
Nel mondo, oltre 735 milioni di persone vivono ancora in condizioni di insicurezza alimentare a causa di guerre e disuguaglianze economiche, ma anche di uno squilibrio nel modo in cui il cibo viene prodotto e distribuito.
Scegliere prodotti locali e solidali, sostenere filiere etiche e ridurre gli sprechi sono gesti concreti che contribuiscono a riequilibrare questo sistema.
2. L’impatto ambientale del cibo
L’alimentazione ha un impatto enorme sull’ambiente:
• il 70% dell’acqua dolce viene usata in agricoltura;
• circa 1/3 delle emissioni globali di gas serra deriva dalla produzione di cibo;
• il 40% del suolo terrestre è destinato a coltivazioni o pascoli.
Ridurre l’impatto è possibile scegliendo alimenti di stagione, prodotti locali e packaging sostenibili. Anche la spesa intelligente è un atto di responsabilità ambientale.
3. Il potere del consumo consapevole
Ogni acquisto è una scelta: votiamo con il carrello.
Preferire prodotti a chilometro zero, leggere le etichette, evitare imballaggi superflui e comprare solo ciò che serve sono azioni semplici ma efficaci per un consumo più etico.
Dieci buone abitudini per un’alimentazione sostenibile
Mangiare in modo sostenibile non significa rinunciare al gusto, ma riscoprire la semplicità e la qualità del cibo.
Ecco 10 abitudini quotidiane per ridurre lo spreco e fare del bene al pianeta.
1. Pianifica la spesa
Fai la lista prima di uscire: comprerai solo ciò che serve, evitando sprechi e risparmiando denaro.
2. Scegli prodotti locali e di stagione
Frutta e verdura di stagione, magari provenienti dal Lazio o da altre zone italiane, garantiscono gusto, qualità e un minor impatto ambientale.
3. Trasforma gli avanzi
Il pane raffermo può diventare polpette o crostini, la frutta matura una marmellata. A volte ridurre lo spreco è anche un modo per allenare la creatività in cucina.
4. Valorizza ogni parte degli alimenti
Gambi, bucce e foglie spesso finiscono tra i rifiuti, ma possono diventare ottimi ingredienti per brodi o contorni.
5. Leggi le etichette
Conoscere la provenienza, la filiera e le date di scadenza ti aiuta a fare scelte più consapevoli. Ricorda: “da consumarsi preferibilmente entro” non significa “da buttare”.
6. Introduci legumi e cereali integrali
Sostituire una porzione di carne a settimana con legumi è un gesto che fa bene alla salute e riduce l’impatto ambientale.
7. Limita i cibi ultra-processati
Scegli alimenti freschi e semplici, evitando prodotti con troppi zuccheri e conservanti. Il tuo corpo e il pianeta ti ringrazieranno.
8. Cucina di più e condividi
Cucinare in casa riduce lo spreco, rafforza i legami familiari e ti permette di controllare la qualità degli ingredienti.
9. Conserva correttamente gli alimenti
Usa contenitori ermetici, controlla le temperature del frigo e consuma prima ciò che hai comprato per primo.
10. Sostieni chi promuove la sostenibilità
Premia con i tuoi acquisti le aziende e i supermercati che rispettano l’ambiente, valorizzano i produttori locali e combattono lo spreco alimentare.
E poi, il pasto “zero sprechi”
Una volta a settimana prepara un pranzo solo con ciò che hai già in casa.
Ogni scelta, anche la più semplice, può migliorare la qualità della nostra vita e quella del pianeta.
Il 16 ottobre può diventare l’inizio di un percorso verso un’alimentazione più consapevole, sostenibile e solidale.
Leggi altri approfondimenti nella rubrica "Parliamo di".
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