La Pasqua non è sicuramente paragonabile al Natale che porta ogni anno tanta voglia di tradizione e desiderio di stare in famiglia per condividere vecchie ricette tramandate da generazione in generazione, ma è lo stesso un altro grande momento di festa, che in qualche modo ci stuzzica la voglia di quei piatti che ci ricordano le nostre origini.
Pasqua non è soltanto gite fuori porta, torte salate e grigliate con amici, ma è anche tradizione dolciaria.
Se pensiamo che esistano solo uova di Pasqua e colombe ci sbagliamo un bel po'.
Sicuramente la pasticceria moderna ogni anno, ci regala dolci sontuosi e golosi ma la tradizione la fa ancora da padrona, persino nel 2022.
Quindi la Pasqua 2022 ci richiede, come ogni altra volta, di ricordarci di quei dolci che sanno di famiglia e di tradizioni più o meno lontane nel tempo da noi.
Quali sono i dolci pasquali tradizionali italiani?
Ecco quindi una carrellata di golosità uniche che possiamo ritrovare nelle tavole di Pasqua in giro per l'Italia.
Se partiamo dall'alto dobbiamo segnalare tra i primi dolci interessanti i Chifeletti di Trieste: deliziose ciambelline a base di patate che vengono impastate con farina, burro e uova, e fritte successivamente in olio bollente.
Se partiamo invece dai dolci più popolari in assoluto dobbiamo parlare di lei, la regina delle crostate, la pastiera napoletana, uno dei dolci della tradizione pasquale più famosi d'Italia.
Profumo di fiori d'arancio, un ripieno morbido e appagante e la frolla croccante, lo rendono un dolce buonissimo ma tutt'altro che semplice da fare.
O meglio, non è difficile ma laborioso e la sua preparazione richiede parecchio tempo.
È un dolce che risale ai tempi pagani e che è poi stato legato alla Pasqua in un secondo momento.
Avete mai assaggiato i fiadoni abruzzesi?
Una sorta di ravioli di pasta dolce che vengono riempiti di 3 diverse varietà di formaggio grattugiato (pecora, capra e mucca) e mescolato alle uova.
Una volta spennellati vengono passati in forno a 180°C per circa 20 minuti.
In qualche modo sono simili ad un dolce di Pasqua calabrese, ovvero le nepitelle calabresi, ravioli dolci che contengono un trito di frutta secca, marmellata, spezie, cacao e cioccolato.
In Versilia viene preparata una deliziosa torta a base di cioccolato e riso: si tratta di una crostata farcita con cioccolato, riso, zucchero e frutta secca.
È una preparazione molto simile a quella della pastiera, dove il grano è stato però sostituito dalla presenza del riso.
E dalle nostre parti (nel Lazio) che cosa si preferisce a Pasqua?
La pizza cresciuta è una tradizione dell'Umbria e del Lazio e viene preparata per essere mangiata la mattina di Pasqua.
Si accompagna a salame, uova sode e cioccolata calda: una ricetta povera della tradizione contadina.
Ha un sapore molto deciso, dovuto anche alla presenza della cannella e la preparazione va cominciata con largo anticipo.
Dietro a questo dolce infatti c'è una rigorosa preparazione: 3 giorni prima di Pasqua si deve impastare farina e lievito, lasciando poi riposare per 24 ore.
Trascorso questo tempo è il momento di aggiungere ancora farina, uova, cannella, vaniglia, zucchero, e scorza di limone.
Va fatta lievitare per altre 24 ore e poi stesa con forza.
L'impasto andrà poi fatto lievitare per altre 5 ore in una teglia dai bordi alti e infornata poi a 180°C per 40 minuti circa.
La pizza va lasciata rigorosamente raffreddare nel forno spento.
In Sardegna si preparano le pardulas: impasto di farina, burro, acqua e fecola con un ripieno di ricotta di pecora, zafferano e scorza di limone, rigorosamente da decorare con miele e zuccherini colorati.
Poi ci sono tutti i dolci con l'uovo al centro: dalla Cuddura cu l'uova al Campanaccio calabrese.
L'uovo al centro del dolce sta simbolicamente a rappresentare la rinascita sia con un connotato religioso sia per il significato più pratico del festeggiamento dell'arrivo della primavera.
L'uovo anche nel Campanaccio calabrese: una semplice ciambella a cui viene data una forma di campana e in cui l'uovo rappresenta il batacchio.
Il ciambellone è farcito con cioccolata, uvetta, arancia e limone.
Resta, Bussolano, pigna dolce, la pizza di Pasqua di Civitavecchia, il tortano, il casatiello dolce, il salame di rapa e cioccolato, la cassata, i picureddi, la cuddura, la fugassa, la ciambella ferrarese, la torta tagliolina, i taralli dolci, le pitte, il pan di Ramerino, la sguta, la casadina e quanti altri dolci ancora.
Non è possibile competere con questo tipo di tradizione: la cosa più bella sarebbe provare a preparare dei dolci che non siano della nostra regione per aprire le porte ad abitudini e sapori differenti e per spingere sempre più in là la nostra curiosità.
Vuoi conoscere altre curiosità sulla tradizione culinaria italiana? Visita la nostra rubrica "Italia in tavola".