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Cotechino, zampone: quale è meglio? Differenze e curiosità 

cotechino zampone gros

Cotechino o zampone: differenze e curiosità. Il periodo natalizio si avvicina e arrivano i grandi classici della cucina italiana


Si sta avvicinando il periodo natalizio e si incomincia a pensare di ordinare dal macellaio di fiducia un ottimo cotechino o un delizioso zampone.

Ma quali sono le differenze? Siamo sicuri di conoscerle?

 

Cotechino o zampone? Sono così diversi?
La risposta è si!

 

Sono nati nello stesso periodo storico?
La risposta è no!

 

Ci sono elementi in comune?
Ecco, partiamo da questi.

 

Sono entrambi insaccati a base di carne, grasso e cotenna macinati con l’aggiunta di sale e spezie come chiodi di garofano, cannella, noce moscata.
Sia il cotechino che lo zampone vanno consumati previa cottura che deve essere lunga (3-4 ore) salvo acquistare quelli precotti (ma meglio di no).

 

A prima vista non sembrerebbero così tante le differenze... gli ingredienti sembrano molto simili.

 

Intanto facciamo chiarezza: quali sono effettivamente tutti gli ingredienti?

L’impasto, opportunamente speziato, prevede il 60% di carni magre fresche, il 20% di cotenna tenera e il 20% di gola, guanciale e pancetta.

 

In effetti questo può essere ma la prima differenza che non è solo estetica ma che alla fine finisce per essere un elemento davvero distintivo tra i due è l'involucro esterno.

 

Il cotechino, con il mix di carne, grasso, cotenna e spezie è insaccato nel budello del maiale.

 

Lo zampone invece, come suggerito dal nome, viene inserito all’interno della zampa posteriore.

Il procedimento richiede cura e precisione poichè la pulizia deve essere eseguita con grande meticolosità.

 

zampone

 

Si tratta di un tipico prodotto IGP della provincia di Modena, ma è ormai diffuso lungo tutta la Penisola.
Molto apprezzato per la particolare differenza tra ripieno morbido quasi friabile e l'involucro croccante e consistenze.

 

E il cotechino?
Esteticamente molto più simile a un comune salame cotto, il cotechino è insaccato all’interno di un budello, per cui il risultato finale sarà inevitabilmente più scioglievole in bocca.
Un prodotto quindi più amabile e semplice da capire che condivide con lo zampone la denominazione IGP e l’origine di provenienza, anche se pare che il cotechino vanti una storia ben più lunga, tanto da essere considerato da molti l’antesignano dei salumi moderni.

 

cotechino

 

La storia vuole lo zampone sia un cotechino sbagliato improvvisato a Mirandola durante l’assedio papale.
Il cuoco di Pico della Mirandola, uomo semplice e probabilmente furbo, in mancanza del cotechino, inventò il cotechino conservato all’interno della zampa.
Potremmo vederlo come un lontano lieto fine gastronomico che ha finito per rendere felici gli italiani di tutte le generazioni.
Che sia chiaro che il Friuli Venezia Giulia ne rivendica da sempre la maternità.

 

Come fare dunque a scegliere?
A quanto pare dipende un po' se avete un palato più o meno esigente e fine: se è così sarebbe meglio preferire il cotechino, altrimenti lo zampone.
Entrambi vi permetteranno di rendere onore alla tradizione, perché entrambi sono perfetti con le lenticchie che non devono mai mancare sulla tavola delle feste.

 

Se siete attenti alla dieta, pensate che uno sia meglio dell'altro?
No, assolutamente.

 

Tolto il fatto che a Natale la dieta va rigorosamente sospesa almeno qualche giorno, o per lo meno allentata leggermente, non vi è alcuna differenza calorica tra i due prodotti.

 

Quindi... cosa preparerete questo Natale?
Zampone o cotechino?

 

E se vuoi scoprire qualche curiosità in più sulle tradizioni della cucina italiana, leggi la nostra rubrica "Italia in tavola".

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