Più di 8700 specie di cereali al mondo: impariamo a conoscere meglio questa preziosa fonte di energia, utile per la nostra salute. Scopriamo curiosità e benefici.
Ebbene si: esistono più di 8700 specie di cereali coltivati!
Alla base della dieta mediterranea, sono un’importante fonte di energia per vivere al meglio le nostre giornate, e, per questo, non dovrebbero mai mancare in un’alimentazione sana ed equilibrata.
Principale fonte di carboidrati complessi a lento rilascio, mantengono una concentrazione stabile dello zucchero nel sangue per un maggiore periodo di tempo.
In particolare gli amidi, di cui il riso è ricco, sono una preziosa risorsa continuativa.
I cereali sono anche importanti per assimilare le proteine di cui abbiamo bisogno: le proteine dei cereali contengono comunque 8 degli amminoacidi essenziali al corretto funzionamento di tutto il sistema.
Contribuiscono all’apporto di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B, ma anche A ed E, che troviamo nei cereali integrali, ricchi di sali minerali come potassio, zinco, calcio e magnesio.
Ci procurano molte fibre, fondamentali per un corretto funzionamento del tratto intestinale, ricordiamo che le fibre svolgono, tra l'altro, un’azione prebiotica, in quanto favoriscono lo sviluppo di un microbiota sano.
E quindi, che cos'altro c'è da sapere sui cereali?
In realtà i loro benefici non finiscono qui ma, soffermiamoci su un aspetto cruciale: quando si parla di loro si creano due fazioni, chi sostiene che bisognerebbe quasi evitarli e chi ci dice che, al contrario, dovremmo mangiarli con costanza.
Cerchiamo di capire meglio.
Esistono diete quali la paleo e simili, che ritengono che l’alimentazione che comprende qualsiasi tipo di cereale sia dannosa per l’intestino, ricca di antinutrienti e pericolosa per chi soffre di diabete o eccesso di peso.
In questo senso si sostiene che molte malattie comuni al giorno d’oggi (disturbi cardiovascolari, cancro, pressione alta) siano da attribuire al consumo dei cereali.
Oggi i cereali più consumati sono il mais, il riso e il grano.
Non dimentichiamo però l’orzo, l’avena, il sorgo, il miglio, la segale, il kamut.
Prima di proseguire nell’analisi della presunta pericolosità dei cereali, occorre fare una distinzione fondamentale, cioè quella fra cereali integrali e raffinati. Prima di essere manipolati dall'uomo, i cereali nella loro versione originale, sono sempre stati consumati "integrali".
I cereali raffinati, cioè quelli che hanno subito una lavorazione che li ha privati della crusca, del germe e dell’endosperma, contengono una grande quantità di carboidrati (molecole a base di zucchero) senza i nutrienti essenziali e benefici che invece si trovano nei cereali integrali.
Ciò che resta dopo questi processi è un prodotto ricco di amidi e povero di fibre, proteine e nutrienti.
Il risultato è un prodotto piacevole e gustoso, ma poco saziante e pericoloso per chi fatica a controllare l’alimentazione e il peso corporeo.
A causa dell’assenza delle fibre, i raffinati vengono assimilati facilmente e velocemente dal corpo, causando rapidi aumenti del livello di zucchero nel sangue e i conseguenti cali, che portano al desiderio di cibo e alla sensazione di fame come in un circolo vizioso.
Con le informazioni a nostra disposizione, dovremmo scegliere di mangiare cereali, se integrali e in modo equilibrato.
Partiamo dal grano, nome generico dato a diversi tipi di piante che includono specie come il grano duro e il grano tenero.
Il grano duro ha una buccia dura e un alto contenuto di glutine.
Viene utilizzato per fare la pasta, poiché il suo alto contenuto di glutine conferisce una consistenza elastica e resistente alla cottura.
E' poi utilizzato nella produzione di couscous, pane e prodotti da forno.
Con il grano tenero si ottiene la farina per i dolci e i prodotti da forno leggeri.
Rientra nel frumento il Kamut (marchio registrato statunitense), un antenato del grano duro, scoperto migliaia di anni fa tra l’Egitto la Mesopotamia, dimenticato per millenni ma riscoperto da una decina di anni.
Il mais o granoturco è coltivato nelle varietà gialle e bianche da cui si ricavano la polenta, i popcorn e i cornflakes, ma anche l'olio di mais, estratto dai chicchi.
L'orzo può essere scelto sia perlato, che mondato che integrale e si utilizza come il riso.
Con l'orzo si producono birra e whiskey.
Poi c'è il farro, decorticato o perlato, utilizzato in molte ricette, come zuppe, insalate e contorni.
L'avena intera, a fiocchi, farina di avena e crusca è un alimento altamente nutriente: perfetta per il porridge, muesli, granola e barrette di cereali.
La farina è utilizzata per pane e prodotti da forno.
La si può aggiungere ai frullati, yogurt o utilizzata come ingrediente in svariati piatti dolci e salati.
Il miglio, con i suoi chicchi piccoli e rotondi, di colore giallo, dorato o marrone, può essere cotto come il riso o utilizzato come ingrediente per zuppe, insalate, contorni e persino per la preparazione di dolci.
Il sorgo, senza glutine, è bianco, rosso, marrone o viola, a seconda della varietà, vine macinato per ottenere la farina utilizzata per pane, pasta, biscotti: ottimo anche in zuppe, insalate e piatti a base di cereali.
Grano saraceno, amaranto, quinoa: detti anche pseudocereali perché non appartengono alla famiglia Graminacee e sono tutti e tre privi di glutine.
Il primo con un sapore caramellato è ottimo in insalate e zuppe, ma anche per preparare pancake, crepes, biscotti, pasta.
Anche l'amaranto si usa come il riso o come farina, così come la quinoa.
Leggi altri approfondimenti e curiosità sul cibo nella rubrica "Buono a sapersi".
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