Quando arriva l'estate si ha spesso voglia di divertirsi organizzando magari un bell'aperitivo per ritrovarsi con gli amici.
Sicuramente una alternativa golosa quanto un pranzo o una cena ma più pratica e simpatica: l'happy hour "fai da te" poi, non costringe a passare ore e ore in cucina davanti ai fornelli, ipotesi piuttosto fastidiosa con le elevate temperature estive.
Ecco alcuni consigli da seguire per preparare un aperitivo senza fare troppi errori:
1 - Buffet creativo e variegato: il buffet è l’anima dell'aperitivo.
Ecco una delle regole fondamentale: evitare tutto quello che richiede un appoggio.
Gli invitati avranno il piatto in mano, quindi dovranno essere in grado di riempirlo con la sola mano libera disponibile...serve fare attenzione alle scelte.
Gli stuzzichini sono il tipo di alimento perfetto per un apericena: tartine, crudité, salumi, frutti di mare, salatini, sfoglie dai vari ripieni...sono un classico.
Bandita da un buffet è la carne: gli ospiti faticherebbero a tagliarla.
Bocconcini, polpette, pasta corta, insalate di riso, di frutta e bicchierini monoporzione altre idee sfiziose.
2-No alle pietanze pesanti da digerire.
Se l'aperitivo sarà ben organizzato probabilmente sarà anche l’ultimo pasto che gli ospiti gusteranno nel corso della loro giornata e in quanto tale è importante che non sia troppo pesante da digerire.
3 - Attenzione agli alcolici.
Gli aperitivi, generalmente, si accompagnano a bevande sia analcoliche che alcoliche. Le bevande alcoliche più in voga negli apericena sono i classici drink freschi e leggeri: lo Spritz è indubbiamente la bevanda alcolica da apericena più amata, ma ce ne sono molti altri tipo un vino, una bollicina ben fresca, un classico molto amato.
4 - Un ambiente curato.
L'estetica in questi casi è un punto fondamentale: tutto deve essere curato nei dettagli e deve avere un filo conduttore.
Fiori freschi, centritavola colorati o dai toni pastello, palloncini e decorazioni varie sono sempre apprezzate da tutti...basta non esagerate.
5-E musica sia.
Non è pensabile organizzare un buffet senza avere un po' di buona musica in sottofondo. Non si deve esagerare con il volume, e si dovrebbe optare per qualcosa di soft e che faccia atmosfera.
In Italia si consuma moltissimo formaggio sia perché piace quasi a tutti e perché è una sorta di abitudine, sia perché ormai è possibile attraverso il web informarsi e scoprirne sempre di nuovi.
Ma sicuri che le informazioni che ci arrivano sono davvero tutte corrette?
Il tema "formaggi" infatti è molto attuale e addirittura diverse ricerche scientifiche si interessano all'argomento.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare è risultato che chi consuma quantità maggiori di latte, burro, yogurt, formaggio e panna può avere una percentuale di grasso inferiore, pressione sanguigna più bassa, e un minor indice di massa corporea della media.
In Italia contiamo oltre 450 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni, a cui si aggiungono quelli a denominazione riconosciuti dall’UE, che sono più di 40. I formaggi erroneamente non vengono considerati come un secondo piatto, come pesce, uova o carne, ma qualcosa da fine pasto o da aperitivo da consumare con l'aggiunta di pane e vino che fanno aumentare eccessivamente le calorie.
Se venissero considerati come un normale secondo piatto, le porzioni di formaggio da assumere in una settimana, pari a 50 grammi se stagionato o 100 grammi se fresco, dovrebbero essere solo tre.
In Italia se ne consumano sei. Delle tre porzioni giornaliere da 125 grammi di latte o yogurt, invece, se ne mangia solo una.
Informazioni non troppo esatte circolano anche in relazione alle specifiche dei vari formaggi: da sapere che si definiscono “magri” o “grassi” in base alla percentuale di grassi presente nella sostanza secca. Uno dei pochi formaggi che si può considerare magro è un latticino, la ricotta. Tra i leggeri troviamo i tomini. Tra i semigrassi ci sono l’Asiago, il Brie e il caciocavallo. Mentre tra i formaggi grassi troviamo Grana e Parmigiano insieme a gorgonzola e mozzarella di bufala. Proprio la mozzarella che tutti considerano leggera. La classifica dei formaggi italiani più consumati riserva poche sorprese ed esclude completamente dal podio i formaggi "magri": il Parmigiano e il Grana al primo posto, la mozzarella, di bufala o vaccina.