Lo sapevi che oggi un qualsiasi privato su Facebook può selezionare un’organizzazione no profit e invitare gli amici a sostenerla?
Sai che si può anche dare vita ad una sorta di "buona causa" per raccogliere fondi per aiutare per esempio un canile o una famiglia in difficoltà creando semplicemente un nuovo post, premendo su "Sostieni l’organizzazione no profit" e scegliendo poi dall’elenco quelle suggerite?
Si perché già alla fine di novembre 2017 Facebook aveva annunciato negli Stati Uniti il Social Good, ovvero una serie di strumenti, integrati sul sito web e app utilizzabili da parte di tutte le organizzazioni no profit per raccogliere fondi e farsi conoscere.
Un'opportunità importantissima per tutte quelle realtà non così grandi e potenti per diffondere il loro impegno con mezzi più costosi e complessi.
Con i suoi 2 miliardi di persone che vi navigano Facebook ha la capacità di poter cambiare le sorti di molte persone attraverso l'aiuto collettivo: basti pensare per esempio come 4 milioni di donatori in India hanno usato il network per sensibilizzare il resto del paese sul bisogno di supportare le banche del sangue e gli ospedali, sia in assenza di particolari emergenze che dopo eventi di crisi, ottenendo grandi evidenti risultati.
Oggi Social Good è disponibile già da alcuni mesi anche in Italia così come in moltissime altre parti del mondo e presto si diffonderà ovunque.
Un altro importante esempio è il Bangladesh, dove ogni giorno centinaia di iscritti usano Facebook per le loro richieste umanitarie che diversamente non verrebbero conosciute e ascoltate da nessuno.
Se temete che ci possano essere truffe sappiate che in ogni Paese il client compliance team legittima o meno la validità delle richieste e solo in caso positivo il team attiva il pulsante "Fai una donazione".
Quindi niente paura...dovremmo smettere di demonizzare sempre tutto e pensare che la tecnologia e con essa anche, perché no, i Social, se utilizzati bene, in un modo sano e corretto possono regalare molte opportunità importanti e diversamente impensabili.